| Vediamo...premetto che la mia visione di Remus si è sviluppata grazie ad un GDR (gioco di ruolo) che ho fatto con dei miei amici e in cui io interpretavo proprio lui, da giovane, e poi, successivamente, anche da adulto.
L'ho sempre giocato molto complessato ed insicuro, questo senza dubbio. Questo perchè essendo stato morso da molto piccolo ho pensato che la sua infanzia non sia mai stata particolarmente felice. L'unica sua oasi felice era casa, con suo madre e suo padre, che immagino come due persone meravigliose e piene di attenzioni verso di lui. Complessato perchè, anche dopo aver conosciuto James, Sirius e Peter, si sente sempre un mostro per la sua doppia natura. Proprio non riesce ad accettare l'idea di poter essere una persona buona e non un essere abominevole. Le cicatrici che ha in tutto il corpo sono la prova di questa sua tristezza. Il fatto che ferisse se stesso per non far male a nessuno me lo ha fatto immaginare con un grande cuore, anche se forse un po' troppo chiuso. Preciso e intelligente, è uno degli studenti più brillanti del suo anno e una cosa che ho sempre pensato, è che spesso facesse i compiti anche per Sirius e James e che, una volta diventato Prefetto, fosse sempre indeciso tra il proteggere i suoi amici quando li beccavano a fare disastri e fermarli, denunciandoli anche, se era necessario. Probabilmente si è anche preso la colpa di alcune loro malandrinate. Lo immagino molto deciso per ciò che riguarda lo studio, un po' come Hermione ma non così pedante. Che è poi il motivo per cui è diventato un professore. Il fatto che non volesse infrangenere le regole penso che fosse dovuto alla gratitudine che aveva verso Silente e i gli insegnati, ma soprattutto verso il preside, per averlo accolto a studiare in quella scuola, nonostante la licantropia, ribadendo, quindi, quando si senta spregevole. Da adulto, quando Sirius è creduto ancora colpevole della morte di Minus e di James e Lily, penso che abbia più volte seriamente pensato al suicidio. Più che altro perchè, di nuovo, si sentiva responsabile per non essere stato in grado di aiutare i suoi migliori amici e, a sua volta, traditore perchè amava Sirius. Quando poi scopre la verità , l'unica cosa che lo preme fare è uccidere Minus insieme a Sirius, per vendicare James e Lily. Il suo carattere negli anni ha subito dei lievi cambiamenti. Intanto credo che sia diventato più sicuro di se stesso e delle sue conoscenze; poi più diffidente rispetto al resto del mondo (se da ragazzo, in fondo, sperava che qualcuno gli volesse bene e in qualche modo si spingeva verso quel mondo "normale" che poteva vedere solo attraverso i vetri delle finestre; da adulto cerca quasi di nascondersi, ma non per paura o repulsione verso se stesso, quanto per prudenza, per riuscire ad agire meglio nell'ombra e aiutare Silente). L'affetto verso i suoi amici e la rabbia verso Minus lo hanno reso più forte, ma allo stesso tempo hanno ferito ancora di più il suo cuore. Io non riesco nemmeno ad immaginare quanto possano essere stati dolorosi per lui quegli anni e, sopratutto, come possa essere stato vedere morire Sirius (in un modo ingnobile, per altro) davanti ai suoi occhi. L'unica sua missione, alla fine, è rimasta quella di proteggere l'unica traccia della loro infanzia ancora vivente: Harry. Non perchè fosse Harry, non proprio perchè fosse figlio di James; ma proprio perchè glielo ricordava. E ricordandogli James, gli ricordava anche che, un tempo, i Malandrini erano esistiti e lui aveva vissuto, aveva avuto degli amici, ed era stato amato. La sua più grande gioia, dopo tutto quello che ha passato, credo sia insegnare. L'ho sempre immaginato come il professore perfetto, che non crede di sapere tutto ma, anzi, rilegge e rilegge quello che dovrebbe spiegare, anche se lo sa a memoria. Continua a vivere solo per portare a termine la promessa che ha fatto a Silente, per pagare i suoi debiti, insomma. E, se proprio doveva morire, trovo che l'unica morte possibile per lui fosse in un duello con Grayback.
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